Dimagrire sì, ma sotto controllo medico

La voglia di essere magri, oggi più di ieri, è un forte desiderio di giovani e meno giovani tutti consapevoli della “convenienza” estetica, funzionale e medica.
La prima, estetica, riguarda soprattutto i soggetti giovani mentre la funzionale e la medica riguardano principalmente le persone che presentano patologie o disfunzioni correlate al cibo.
Chi vuole modificare il proprio peso e di conseguenza la propria immagine è spesso un facile bersaglio dell’Industria dimagrante. Facile perché la voglia di dimagrire il più delle volte fa dimenticare i rischi velati o palesi che ci sono dietro i facili dimagrimenti.

La dieta è un atto medico e come tale deve essere gestita da operatori sanitari e diventa un atto clinico quando inevitabilmente si interferisce con la salute o le malattie del soggetto.
E’ il medico, infatti, che può prescrivere un farmaco o una dieta o un programma motorio nella gestione delle malattie quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie e tante altre malattie. La prevenzione delle malattie e il mantenimento dello stato di salute passa attraverso gli stili di vita salutari.

Perché allora non rivolgersi sempre al medico e solo al medico quando si vuole modificare il proprio peso corporeo?
E’ sempre necessario?

La prima cosa da fare è capire a quale fascia di peso si appartiene. In modo molto semplice dividendo il peso per l’altezza al quadrato si ottiene l’Indice di Massa corporea che se compreso tra 18,5 e 25 classifica il soggetto nel normopeso. Valori superiori sconfinano nel sovrappeso e nell’obesità di vario grado.
L’esame bioimpedenziometrico, da effettuarsi in una struttura sanitaria, serve invece per quantificare la composizione corporea.
Valori eccessivi di massa grassa anche con un peso normale ci possono far fare diagnosi di obesità.
Se si appartiene alla fascia del normopeso, si è giovani (al di sotto dei 30 anni) e in buona salute ci si può affidare al fai da te per non più di 3 settimane e per una perdita di peso inferiore al 5%.

Se invece ci si trova nella fascia del sovrappeso o peggio dell’obesità è bene rivolgersi ad un medico.
Attenzione alla circonferenza addominale! Se presenta valori superiori a 88 cm nella donna e 102 cm nell’uomo, anche se il soggetto è normopeso o in leggero sovrappeso, rappresenta un rischio vascolare e metabolico importante e pertanto bisogna cercare una risposta medica evitando il fai da te.
Bisogna evitare, inoltre, il fai da te se si ha un passato di diete fallimentari o se ci si accorge di essere condizionati pesantemente dal cibo e dal peso.
Attenzione ai Disturbi Alimentari, e non solo all’anoressia o alla bulimia, sono sempre in agguato e non solo tra le donne o i giovanissimi.
Se pensi di soffrire o se hai dubbi sul tuo comportamento alimentare puoi, in www.obesita.org, effettuare un test per sapere se devi approfondire la tua situazione in uno studio medico

Si può giustificare il “fai da te” solo se è inteso come attenzione verso un cibo sano e un aumento dell’attività motoria.
Bisogna spostare, infatti, l’attenzione dal cibo al movimento e pensare che si ottiene un risultato maggiore modificando la propria attività motoria anzicchè ridurre in maniera drastica l’assunzione di cibo.
Muoversi tanto aiuta a pensare sano, a sentirsi più rilassati e, se sazi nella giusta misura, tranquilli e senza il pensiero fisso del doversi controllare.

Dopo queste doverose premesse sapendo che non tutti andranno dal medico, anche se rientranti nelle categorie dove il “fai da te” è bandito, mi sentirei di dare delle indicazioni che se seguite nella loro globalità possono essere di aiuto.

Muoviti di più fai almeno 10.000 passi al giorno e se vuoi ridurre il tuo peso almeno 15.000.
Non fare diete inferiori al Tuo metabolismo che puoi misurare con la calorimetria indiretta o stimare con una formula.
Non escludere nessun gruppo alimentare.
Inserisci almeno 5 porzioni tra frutta e verdura.
Fraziona il tuo menu in 5 pasti.
Mangia lentamente e cerca di sentire la sazietà.
Limita i grassi aggiunti.
Concediti della pause trasgressive cercando di cogliere solo gli aspetti piacevoli.

Se non sei capace di trasgredire o se trasgredisci sentendoti poi in colpa non continuare, ma chiedi aiuto.

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