Il cambiamento possibile: i 4 step terapeutici

“IL CAMBIAMENTO POSSIBILE” prevede 4 step di terapia che possono essere raggiunti in sei mesi e sono preceduti dalla fase di preparazione.
Si parte dal risveglio della consapevolezza (motivazione al cambiamento), all’apprendimento esperienziale (sia di tipo nutrizionale che motorio), alla competenza (sapere di sapere come fare) e all’autonomia (acquisizioni di abilità comportamentali)

La FASE DI PREPARAZIONE è dedicata all’accoglienza (ascolto attivo) e al contratto terapeutico ( ci prendiamo cura del paziente seil paziente decidere di prendersi cura di sé ). Mettiamo a disposizione del paziente le nostre competenze e il nostro tempo e chiediamo in cambio l’impegno e il tempo richiesto.
Il paziente è sempre portatore di una forte domanda bisognosa di risposte certe. È importante cercare di capire, valutare e dare forma concreta a questa domanda in modo attento e approfondito, ponendo particolare attenzione ai significati e alla reale richiesta, attraverso un ascolto attivo, coinvolto ed empatico.
È fondamentale per una terapia davvero efficace, porre innanzitutto al centro la persona nella sua totalità, accogliendo il vissuto della persona, le sue paure, le sue difficoltà e facendo particolare attenzione alla sua richiesta di cura e alle sue aspettative.
In questa fase le persone prendono consapevolezza del loro disagio, si rendono conto che non dovranno affrontare solo il problema dell’ obesità, ma in primo luogo quello delle abbuffate, attraverso la comprensione e modificazione del modello auto perpetuante delle abbuffate.
In questa prima fase pensare al loro disturbo, al quale per la prima volta hanno dato un nome, permette loro di parlare di sé, rendendosi conto di cosa le fa stare male, a pensare che forse qualcosa si può fare. Piccoli passi quotidiani per un cambiamento profondo e duraturo.



IL PRIMO STEP della CONSAPEVOLEZZA E MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO
è finalizzato al far nascere il bisogno del cambiamento tramite 7 fasi di terapia

I fase. Identificare il problema per CAMBIARE
II fase. I problemi sonodue: ABBUFFATE E OBESITA’
III fase. Che cos’è un’ abbuffata compulsiva
IV fase. Il modello di autoperpetuazione delle abbuffate
V fase. Bilancia decisionale
VI fase. Automonitoraggio del cibo e del peso
VII fase. Pensieri disfunzionali su cibo e corpo

In questa fase le persone prendono consapevolezza del loro disagio, si rendono conto che non dovranno affrontare solo il problema dell’ obesità, ma in primo luogo quello delle abbuffate, attraverso la comprensione e modificazione del modello auto perpetuante delle abbuffate.
I pazienti affrontano tali problematicità attraverso degli strumenti di lavoro quali: la bilancia decisionale, l’automonitoraggio del cibo, del peso e dei pensieri disfunzionali

Il SECONDO STEP o della NORMALITA’ ALIMENTARE ED EDUCAZIONE AL CAMMINO è basato sull’apprendimento esperenziale sia di tipo nutrizionale che motorio.

I fase. Mangiare di piu’ per mangiare di meno: l’importante non è quantoma quando
II fase. Muoversi di piu’ per pensare sano

In questa seconda fase, i pazienti apprendono attraverso l’esperienza, uno stile alimentare più corretto, basato sulla capacità di autonomia personale, e non sul rispetto di una dieta. Le persone si allenano a fare scelte alimentari più sane, al rispetto dei cinque pasti e alla gestione delle trasgressioni.
Inoltre sperimentano uno stile di vita più attivo, basato sull’introduzione programmata del cammino nella loro quotidianità, come strumento non solo indispensabile per la riduzione del peso corporeo, ma anche come regolatore del senso si fame\sazietà, e del tono dell’umore.

IL TERZO STEP è finalizzato all’acquisizione della competenzaovvero al SAPERE DI SAPERE COME FARE.

I fase. Antecedenti e conseguenti alle abbuffate
II fase. Situazioni ad alto rischio e attività alternative
III fase. Soluzione dei problemi
IV fase. Riconoscere le emozioni/sensazioni
V fase. Curva delle abbuffate
VI fase. Gestione delle emozioni

In questa terza fase i pazienti non solo imparano a riconoscere le situazioni a rischio ma si allenano a gestirli. Gli antecedenti la perdita di controllo, pù frequenti i sono legati ai vissuti emotivi- quali la rabbia- e agli stati d’animo negativi quali la depressione o la noia.
Le persone diventano competenti nel riconoscimento e nella gestione delle loro emozioni, e stati d’animo, attraverso l’acquisizione di strategie funzionali ed efficaci.

Il QUARTO STEP è incentrato sull’autonomia e sulla PREVENZIONE DELLE RICADUTE


I fase. Lapse – relapse
II fase Prevenzione della recidiva.
I pazienti devono essere educati, aiutati, eguidati a modificare il proprio stile di vita passando dalla passività di cheesegue alla decisione consapevole e all’autonomia – L’obesita è una disabilita cronica che necessita di un contesto di cura continua.

L’ultima fase del programma serve al paziente per consolidare le nuove abilità acquisite e per accrescere il proprio grado di autonomia e autoefficacia.
Comprende la diversità che interviene tra lapse e relapse, e si lavora insieme per prevenire una futura recidiva.

L’obiettivo della terapia proposta è far acquisire alla persona conoscenze e abilità comportamentali atte al raggiungimento e alla stabilizzazione degli obiettivi concordati (normalizzazione del comportamento alimentare e conseguentemente del peso corporeo)

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